L’anacardo è il seme dell’anacardio,
un albero tropicale sempreverde. Il frutto fresco ha la forma di una mela ed è
considerato un falso frutto, dal sapore acidulo e rinfrescante, consumato quasi
esclusivamente nei paesi d’origine.
Quello che noi conosciamo è il frutto secco,
il seme del frutto stesso, che subisce un complesso ciclo di lavorazione prima
di poter essere consumato. Il seme contiene un olio irritante che alla rottura
del guscio contaminerebbe il frutto stesso, per tale motivo deve essere
eliminato con il calore prima di essere estratto. Dopodiché vengono tostati e
sgusciati, per poi essere infine scottati per facilitarne la pelatura.
Gli anacardi sono ricchi di
fibre, Omega-3 e Omega-5, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio.
Hanno, inoltre, un alto contenuto di vitamina C, B1, B2 e B5.
Grazie al triptofano contenuto
nei semi, l’anacardo è indicato in caso di
insonnia e depressione, in quanto questo aminoacido interviene nella
regolazione del ciclo sonno-veglia, ripristinandone il corretto equilibrio.
Un’altra sua importante
proprietà è particolarmente amata dai diabetici: l’acido oleico, che aiuta ad
abbassare i livelli di trigliceridi.
Amato
molto anche dai vegetariani e vegani grazie al suo alto contenuto di ferro, gli
anacardi ne contengono il 38% del valore giornaliero raccomandato.
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